Il Good Food Institute Europe  presenta le sue osservazioni al disegno di legge che vieta la carne coltivata in Italia

Dopo che non è stato possibile partecipare alle audizioni parlamentari, come Good Food Institute Europe abbiamo trasmesso alle Commissioni della Camera dei Deputati le nostre osservazioni sul disegno di legge governativo che vieta la carne coltivata in Italia e impedisce di usare termini come “salame” o “bistecca” per prodotti a base di proteine vegetali  (A.C. 1324). 

Francesca Gallelli del team policy Italia ha dichiarato: “Come Good Food Institute Europe abbiamo voluto richiamare l’attenzione delle Commissioni Parlamentari sulle opportunità di sviluppo sostenibile e di crescita economica offerte dalle proteine sostenibili. La ricerca scientifica ha dimostrato che la carne coltivata potrebbe abbattere le emissioni di gas a effetto serra della carne bovina del 92%, e  ridurre l’uso del suolo del 90%. Questo settore ha il potenziale di creare decine di migliaia di posti di lavoro, incluse opportunità per gli imprenditori agricoli.”. 

“Auspichiamo che il Parlamento scongiuri l’adozione di una legge che provocherebbe una frammentazione del mercato unico europeo e ostacolerebbe la crescita sostenibile del Paese, provocando inoltre degli immediati danni alle imprese italiane del settore.” Rispetto alla strada da percorrere, Francesca Gallelli ha concluso: “Devono essere promosse delle consultazioni con i rappresentanti di tutte le parti sociali interessate, in particolare esperti, accademici e operatori del settore, al fine di individuare sia le specifiche opportunità di sviluppo sostenibile e di crescita economica,  sia delle politiche di incentivazione e regolamentazione informate e bilanciate.”