Gruppo di esperti non può partecipare alle audizioni parlamentari sulla carne coltivata

All’Alleanza Italiana per le Proteine Complementari, recentemente costituita, non è stato possibile prendere parte alle audizioni poiché sono diventate pubbliche solo quando il termine per poter partecipare era scaduto. 

20 settembre 2023

carne coltivata
Foto da: Ivy Farm

Oggi, alla Camera dei Deputati, si concludono le audizioni sul disegno di legge governativo che vieta la carne coltivata in Italia e impedisce di usare termini come “salame” o “bistecca” per prodotti a base di proteine vegetali. 

All’Alleanza Italiana per le Proteine Complementari, recentemente costituita, non è stato possibile prendere parte alle audizioni poiché sono diventate pubbliche solo quando il termine per poter partecipare era scaduto. 

L’Alleanza include imprese dell’alimentare ed associazioni specializzate nello sviluppo economico con un focus sui cibi a base di proteine vegetali, le carni coltivate e altre proteine complementari. Tra i membri ci sono: Agricoltura Cellulare Italia, Alternative Protein International, Animal Law Italia, Bruno Cell, Cellular Agriculture Europe, Sharon Cittone (Edible Planet Ventures), Luciano Conti (Università degli Studi di Trento), Essere Animali, Good Food Institute Europe, Jeremy Coller Foundation e Mosa Meat.

Se il disegno di legge dovesse essere approvato e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare dovesse autorizzare la commercializzazione della carne coltivata nell’Unione, considerato il principio europeo della  libera circolazione delle merci e dei servizi, l’Italia non avrebbe più alcuna base legale per impedire l’importazione e la distribuzione. 

Francesca Gallelli del Good Food Institute Europe, un membro dell’Alleanza, ha dichiarato: “Come gruppo di ricercatori, imprenditori e organizzazioni non governative esperte nel settore delle carni vegetali e coltivate avremmo auspicato di poter contribuire alla discussione su un tema così cruciale per lo sviluppo sostenibile del Paese. L’apertura del ciclo di audizioni, però, è diventata pubblica quando il termine per chiedere di poter partecipare era già scaduto. Informare il dibattito parlamentare è stato quindi  impossibile, se non con il passivo invio di una memoria scritta.”

“Le carni vegetali e quelle coltivate offrono delle opportunità fondamentali per contrastare il cambiamento climatico e per la crescita economica. Basti pensare che la ricerca scientifica ha dimostrato che la carne coltivata potrebbe abbattere le emissioni di gas a effetto serra della carne bovina del 92%, e  ridurre l’uso del suolo del 90%. Questo settore ha il potenziale di creare decine di migliaia di posti di lavoro, incluse opportunità per gli imprenditori agricoli che possono diversificare la loro produzione fornendo materie prime alla  filiera delle proteine sostenibili. Il Governo dovrebbe assicurare che questi posti di lavoro vengano creati in Italia e non all’estero.”

“Speriamo che le Commissioni della Camera possano considerare una riapertura del ciclo di audizioni, dando pubblicità ai termini. Durante questo e  i successivi passaggi del dibattito sul tema devono essere consultate  tutte le parti sociali interessate, così da garantire la più completa informazione alle decisioni, nonché il bilanciamento di tutti gli interessi. Se non viene intrapreso un dibattito aperto e pienamente informato, all’Italia verranno precluse delle cruciali opportunità di sviluppo sostenibile e crescita economica.”.

Bruno Cell, la prima start-up italiana focalizzata sulla carne coltivata e membro dell’Alleanza ha dichiarato: “Durante il recente dibattito al Senato, la nostra start up è stata dapprima inserita tra gli audibili per poi essere completamente ignorata. Ora è andata anche peggio, visto che non ci è stata data neanche la possibilità di candidarsi al dibattito. Speriamo quindi che si riaprano le audizioni, perché vorremmo apportare il nostro punto di vista, quello di chi fa impresa credendo nell’innovazione come bene comune.”