Il mercato al dettaglio plant-based in Italia vale 641 milioni di euro e cresce del 16% in due anni: i dati 2021-2023
Il comparto degli alimenti a base vegetale continua a crescere nonostante l’inflazione, con in testa le alternative a carne e latte. Boom dei formaggi vegetali, +77% sui volumi di vendita.
16 settembre 2024
Secondo i dati della società di ricerche di mercato Circana, analizzati dal Good Food Institute Europe, le vendite al dettaglio di alimenti a base vegetale nei supermercati e nei discount in Italia hanno raggiunto i 641 milioni di euro nel 2023, con un aumento del 16% dal 2021. L’analisi riguarda sette categorie di prodotti a base vegetale: carne, latte, formaggio, yogurt, gelato, dessert e panna.
Nonostante le pressioni inflazionistiche che hanno caratterizzato gli ultimi due anni, la domanda di alimenti a base vegetale continua a crescere:
- Nel 2023 il valore delle vendite al dettaglio di alimenti a base vegetale in queste sette categorie di prodotti in Italia è aumentato del 16,1% rispetto al 2021 e dell’8% rispetto al 2022.
- Le vendite unitarie sono aumentate del 5,8% tra il 2021 e il 2023 e del 2,8% tra il 2022 e il 2023.
- Il volume delle vendite in Italia è cresciuto in quattro delle sette categorie di prodotti a base vegetale tra il 2021 e il 2023.
- I dati parziali relativi al periodo gennaio-aprile 2024 mostrano che il valore delle vendite, le vendite unitarie e il volume delle vendite delle sette categorie di prodotti a base vegetale hanno continuato a crescere rispetto allo stesso periodo del 2023.
Carne e latte a base vegetale si confermano come le categorie più solide, e rappresentano rispettivamente il 49% e il 31% del valore totale delle vendite nelle sette categorie esaminate. Il latte e le bevande vegetali hanno conquistato il 7,4% del mercato totale del latte (vegetale e animale), mentre la crescita più rilevante si è registrata nella categoria emergente dei formaggi vegetali, con un incremento dei volumi di vendita del 77% nel periodo 2021-2023.
Francesca Gallelli, consulente per le relazioni istituzionali del Good Food Institute Europe ha commentato: “In un periodo segnato dall’inflazione, la resilienza del settore dei prodotti a base vegetale dimostra che questi alimenti sono diventati parte delle abitudini alimentari dei consumatori italiani, sempre più attenti alla salute e alla sostenibilità.
“Per sbloccare il pieno potenziale di questo settore in crescita, è essenziale che i prodotti a base vegetale raggiungano la parità di prezzo e possano quindi essere competitivi rispetto alle loro controparti di origine animale. I legislatori dovrebbero promuovere la diversificazione proteica e garantire pari opportunità nel mercato, eliminando le non necessarie e dannose restrizioni in materia di etichettatura. In questo modo, potremo sostenere la crescita di un sistema alimentare più sostenibile e offrire una scelta di prodotti più ampia ed economicamente accessibili ai consumatori.”
Francesca Gallelli, consulente per le relazioni istituzionali del Good Food Institute Europe
Nel 2023, il governo italiano ha deciso di vietare i termini legati alla carne convenzionale come ‘bistecca’ o ‘salame’ per i prodotti a base di carne vegetale. Una misura che, oltre a confondere il consumatore privandolo di termini che facilitano la comprensione e l’utilizzo del prodotto, danneggia direttamente le aziende del settore plant-based.
Un sondaggio di YouGov del 2024 ha mostrato che il 69% degli italiani ritiene appropriati termini come “hamburger” e “latte” per i prodotti plant-based, e il 68% sostiene che le aziende dovrebbero poterli usare liberamente. Inoltre, il 70% degli intervistati crede che il consumo di carne in Italia sia eccessivo, e il 60% prevede di ridurre o eliminare la carne dalla propria dieta nei prossimi due anni, confermando la tendenza rilevata dallo studio europeo Smart Protein, che vede l’Italia ai primi posti in Europa per consumo e accettazione delle proteine vegetali.
Informazioni sui dati:
“Approfondimenti sul mercato al dettaglio degli alimenti a base vegetale in Italia dal 2021 al 2023 con indicazioni preliminari sull’andamento del mercato nel 2024”: i dati relativi all’Italia riguardano le vendite al dettaglio nei supermercati e nei discount, escludendo il canale della ristorazione. Le informazioni presentate si riferiscono all’intero anno per il periodo 2021-2023, mentre per il 2024 sono disponibili solo i dati da gennaio ad aprile. Questi ultimi sono stati confrontati con lo stesso periodo del 2023. Poiché è stato utilizzato un fornitore di dati diverso con definizioni e copertura delle categorie di prodotti differenti, i numeri contenuti in questo report non sono direttamente comparabili con quelli della precedente pubblicazione di GFI Europe, Market insights on European plant-based sales 2020-2022.