Come la nuova Commissione europea può aumentare la competitività dell’UE attraverso la diversificazione proteica

Con l’insediamento della nuova Commissione Europea, l’UE ha l’opportunità di accellerare sulla diversificazione proteica. Un ambito chiave, ancora largamente sottovaluato, che potrebbe contribuire a risolvere alcune delle sfide ci troviamo ad affrontare.


This article is also available in English. Este artículo también está disponible en español.

2 dicembre 2024

Sotto la guida della Presidente von der Leyen e dei 26 nuovi Commissari, il sostegno alla diversificazione delle fonti proteiche in Europa potrebbe giocare un ruolo cruciale per costruire un futuro alimentare più sicuro e rafforzare la competitività globale dell’UE. Promuovendo innovazioni nelle proteine alternative — alimenti a base vegetale, carne coltivata e prodotti ottenuti tramite fermentazione — i decisori politici potrebbero consolidare la leadership europea nelle tecnologie verdi e sviluppare un settore emergente capace di generare fino a 9,8 milioni di nuovi posti di lavoro a livello globale entro il 2050.

Questi cibi, che richiedono fino al 90% in meno di suolo rispetto alle proteine convezionali, possono contribuire ad aumentare la sovranità alimentare dell’Europa. Anche una lieve diversificazione del sistema proteico europeo consentirebbe di incrementare la produzione locale, riducendo al contempo la dipendenza dalle importazioni. Inoltre, questa transizione offrirebbe agli agricoltori maggiori opportunità di adottare pratiche sostenibili, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni climatiche — potenzialmente fino al 92%.

Ecco quattro aree chiave in cui la nuova Commissione può fare la differenza.

New College of Commissioners family photo. Photo: Philippe Buissin © European Union 2024

1. Diventare leader nella biotecnologia alimentare industriale

L’Europa, che ospita alcune delle università più prestigiose e centri di ricerca d’avanguardia, è ben posizionata per guidare il settore delle proteine alternative. Tuttavia, gli imprenditori europei spesso incontrano difficoltà nel trasformare le scoperte scientifiche in innovazioni commerciali.

Questo è particolarmente vero per il settore della fermentazione, una tecnologia antica che oggi si evolve per creare alimenti innovativi con caratteristiche simili a quelle dei prodotti di origine animale. Tra le applicazioni più promettenti vi è la fermentazione di precisione, che da decenni consente la produzione di ingredienti come il caglio per il formaggio e oggi è alla base dello sviluppo di latticini e uova senza animali e ingredienti innovativi.

Tuttavia, l’assenza di impianti di produzione su larga scala in Europa rischia di frenare lo sviluppo di questi alimenti, portando le aziende a spostare la produzione all’estero. Mario Draghi, ex Presidente del Consiglio italiano, ha recentemente sottolineato l’importanza di tradurre il know-how europeo in crescita economica: dal momento che paesi come Cina e Stati Uniti stanno già investendo nella diversificazione proteica, e l’Europa non può permettersi di rimanere indietro, come è accaduto in passato conla mobilità elettrica e i pannelli solari.

I vicepresidenti esecutivi Stéphane Séjourné e Teresa Ribera Rodríguez, responsabili della strategia industriale e della competitività economica, possono cogliere questa opportunità. Investire nella capacità produttiva delle proteine alternative dovrebbe essere una priorità delle politiche industriali della nuova Commissione, attraverso il Clean Industrial Deal, l’European Biotech Act e la revisione della strategia per la bioeconomia. Inoltre, ridurre il rischio per gli investimenti privati tramite finanziamenti non diluitivi, prestiti garantiti e norme meno rigide sugli aiuti di Stato potrebbe incentivare lo sviluppo del settore. La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) dovrebbe ampliare il proprio portafoglio e gli strumenti finanziari per supportare questo comparto in crescita.

2. Rafforzare le competenze europee in ricerca e innovazione

Sebbene negli ultimi anni i fondi per la ricerca sulle proteine alternative siano aumentati, in particolare attraverso il programma Horizon Europe, gran parte di questi finanziamenti non si è concentrata sui principali ostacoli che impediscono la commercializzazione dei prodotti.

Con il 10° Programma Quadro in fase di pianificazione, la Commissione deve assicurarsi che l’innovazione alimentare sia considerata una priorità strategica. Ciò implica fornire finanziamenti per sostenere l’intera filiera, dall’ideazione dei prodotti alla loro commercializzazione.

Un esempio concreto potrebbe essere la creazione di un partenariato pubblico-privato ispirato all’Impresa comune “Europa biocircolare”, che contribuirebbe a massimizzare i benefici economici della diversificazione proteica. Inoltre, bandi di ricerca mirati consentirebbero ai ricercatori di collaborare con produttori alimentari e agricoltori lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le startup, la ricerca e l’innovazione, potrebbe puntare sul rafforzamento delle capacità scientifiche europee, colmando le lacune esistenti e incentivando una maggiore collaborazione tra università e industria privata.

3. Assicurare un percorso normativo chiaro per i nuovi alimenti

Un quadro normativo solido è essenziale per garantire che i consumatori europei abbiano fiducia nei nuovi alimenti, come la carne coltivata. Questo prodotto innovativo, ottenuto da cellule animali, potrebbe contribuire fino a 85 miliardi di euro all’economia dell’UE e creare circa 90.000 posti di lavoro altamente qualificati entro il 2050. Prima di poter essere venduta nell’UE, la carne coltivata deve essere valutata dal punto di vista della sicurezza alimentare e del valore nutrizionale, secondo quanto previsto dal Regolamento sui nuovi alimenti – uno dei quadri normativi più solidi al mondo.

Olivér Várhelyi, Commissario per la Salute e il Benessere degli Animali, ha sottolineato l’importanza di mantenere l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) al centro del processo regolatorio. Rafforzare l’EFSA con risorse adeguate permetterebbe di accelerare le valutazioni di sicurezza e valore nutrizionale, evitando ritardi burocratici. Inoltre, è fondamentale migliorare il dialogo con le piccole e medie imprese per facilitare la presentazione delle domande di autorizzazione.

4. Rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera dei prodotti a base vegetale

L’Europa ospita il più grande mercato al mondo per i prodotti a base vegetale, che stanno rapidamente diventando opzioni popolari in molti Paesi. Questa crescita offre agli agricoltori europei l’opportunità di espandere la coltivazione di legumi e altre colture utili per la produzione di proteine vegetali.

Christophe Hansen, Commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione, ha annunciato l’intenzione di sviluppare una visione olistica per l’agricoltura e l’alimentazione nei primi 100 giorni del suo mandato. Basandosi sul Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nell’UE, Hansen dovrebbe promuovere un piano d’azione dell’UE per gli alimenti vegetali, rafforzare le filiere di approvvigionamento e garantire un accesso equo ad alimenti sostenibili per i consumatori.

Una nuova opportunità di leadership nell’innovazione alimentare

I prossimi cinque anni rappresentano un’opportunità cruciale per l’Europa. Investendo in ricerca, infrastrutture e normative chiare, la nuova Commissione può posizionare l’UE come leader mondiale nella diversificazione proteica, assicurando un futuro sostenibile e competitivo.