Il Parlamento Europeo Avanza Verso Proteine Alternative: Un Approccio Innovativo Contrapposto all’Italia sulla Carne Coltivata 

La recente relazione del Parlamento Europeo sulla EU Protein Strategy è un passo avanti verso una produzione e un consumo più sostenibili di proteine nell’Unione Europea. 

20 ottobre 2023

EU flags

La recente relazione del Parlamento Europeo sulla EU Protein Strategy è un passo avanti verso una produzione e un consumo più sostenibili di proteine nell’Unione Europea. 

Il Parlamento Europeo ha riconosciuto le proteine alternative come strumento chiave per l’Unione nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici e nella riduzione della dipendenza dalle importazioni. La relazione ha sottolineato la necessità di investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo, nonché il sostegno alle infrastrutture, cruciale per garantire la transizione verso sistemi proteici più sostenibili che coinvolga tutti i settori, a partire proprio dall’agricoltura.

Per quanto riguarda la carne coltivata, il Parlamento europeo ha respinto le richieste di un nuovo e più severo quadro legislativo per la sua autorizzazione. Tuttavia, i deputati hanno anche deciso (con un margine di un solo voto) di mantenere una clausola che afferma che l’attuale processo di regolamentazione dei nuovi alimenti dell’UE non è “adatto allo scopo”. La Commissione è stata quindi esortata a fornire un documento di orientamento tecnico-scientifico per supportare le aziende nel loro percorso di approvazione e agevolare l’arrivo di questi prodotti sul mercato.

Francesca Gallelli, Policy Consultant del Good Food Institute Europe, ha dichiarato: “Le votazioni di ieri hanno confermato l’approccio aperto e innovativo dell’Unione Europea nei confronti della carne coltivata, con i deputati che hanno respinto la necessità di una nuova legislazione per regolamentarla. È chiaro che l’UE è impegnata a regolamentare in modo appropriato questa nuova gamma di alimenti per garantire che sia sicura per i consumatori europei.

“D’altro canto, l’Italia ha scelto di vietare la carne coltivata mentre la ricerca è ancora in corso, respingendo tutte le opportunità che essa potrebbe offrire senza aspettare di capirne appieno i benefici e le sfide. Questo è un approccio significativamente diverso da quello europeo nei confronti di questa nuova frontiera alimentare e conferma quanto sia cruciale che l’Italia ripresenti il suo progetto di divieto all’esame dell’UE per affrontare i rischi per il mercato unico europeo.”

Il Good Food Institute Europe continuerà a collaborare con i decisori politici e gli stakeholder per assicurare che l’Unione Europea rimanga in prima linea nella promozione di soluzioni proteiche sostenibili, nell’interesse della salute umana e dell’ambiente.