
Il mercato al dettaglio plant-based in Italia continua a crescere (+7,6%), trainato da alternative a formaggio e carne
I dati del 2024: spinta decisiva dalle private label – ma il gusto rimane un fattore chiave per i consumatori.
I dati del 2024: spinta decisiva dalle private label – ma il gusto rimane un fattore chiave per i consumatori.
Secondo la Commissione Europea e alcuni Stati membri non ci sono evidenze a sostegno del divieto ungherese sulla carne coltivata e la proposta rischia di danneggiare il mercato unico europeo.
Una nuova analisi di Systemiq, supportata dal Good Food Institute Europe, rivela come l'industria della carne coltivata potrebbe contribuire in modo significativo all'economia dell'Unione Europea entro il 2050, se le politiche di sostegno e gli investimenti fossero adeguati.
La CGUE ha stabilito che il regolamento europeo tutela sufficientemente i consumatori e impedisce di vietare denominazioni usuali e descrittive, come ‘bistecca’ e ‘salsiccia’ per la carne vegetale .
Il comparto degli alimenti a base vegetale continua a crescere nonostante l’inflazione, con in testa le alternative a carne e latte. Boom dei formaggi vegetali, +77% sui volumi di vendita.
Il Governo Italiano ha sottratto all’esame dell’Unione europea il disegno di legge che vieta la produzione e la commercializzazione della carne coltivata e impedisce di usare termini come “salame” o “bistecca” per prodotti a base di proteine vegetali.
“La notizia diffusasi in Italia secondo cui la Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo avrebbe adottato un divieto riguardante la carne coltivata è errata” hanno affermato gli esperti del think tank no-profit Good Food Institute Europe.
All’Alleanza Italiana per le Proteine Complementari, recentemente costituita, non è stato possibile prendere parte alle audizioni poiché sono diventate pubbliche solo quando il termine per poter partecipare era scaduto.