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Come la nuova Commissione europea può aumentare la competitività dell’UE attraverso la diversificazione proteica

Con l’insediamento della nuova Commissione Europea, l'UE ha l'opportunità di accellerare sulla diversificazione proteica. Un ambito chiave, ancora largamente sottovaluato, che potrebbe contribuire a risolvere alcune delle sfide ci troviamo ad affrontare.

Blog Carne coltivata

Nuova analisi: quanto potrebbe valere il mercato europeo della carne coltivata entro il 2050?

Una nuova analisi di Systemiq, supportata dal Good Food Institute Europe, rivela come l'industria della carne coltivata potrebbe contribuire in modo significativo all'economia dell'Unione Europea entro il 2050, se le politiche di sostegno e gli investimenti fossero adeguati.

Fermentation-made beef
Blog Comunicati stampa

Per la Corte Europea gli stati membri non possono introdurre divieti di meat sounding per la carne plant-based. GFI Europe:  “L’Italia deve abrogare le sue restrizioni”

La CGUE ha stabilito che il regolamento europeo tutela sufficientemente i consumatori e  impedisce di vietare denominazioni usuali e descrittive, come ‘bistecca’ e ‘salsiccia’ per la carne vegetale .  

University of Leeds
Blog Policy

Il governo britannico investe 15 milioni di sterline nel nuovo National Alternative Protein Innovation Centre (NAPIC) per commercializzare le proteine alternative

Il governo britannico ha annunciato un investimento di 15 milioni di sterline per la creazione del National Alternative Protein Innovation Centre (NAPIC), con l'obiettivo di accelerare la commercializzazione di proteine alternative e sostenere lo sviluppo di alimenti a base vegetale, coltivati o prodotti mediante fermentazione. Oltre ai fondi governativi, il progetto riceverà altri 23 milioni di sterline da partner pubblici e privati.

Pagina

Le politiche italiane sulle proteine complementari

Nel 2023 l’Italia ha introdotto il divieto di produzione e commercializzazione di carne coltivata, diventando il primo paese al mondo a vietare questo alimento, prima ancora che divenisse disponibile sul mercato nazionale ed europeo. Il provvedimento introduce anche delle significative limitazioni per le etichette dei prodotti vegetali, vietando l’utilizzo di nomi come ‘salame’ o ‘bistecca’.